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Mətbuat şərhi 08 yanvar 2014

Xarici işlər naziri Elmar Məmmədyarovun AGI xəbər agentliyinə müsahibəsi

"L'Italia è un partner molto importante per l'Azerbaigian e le relazioni bilaterali e multilaterali tra i due paesi sono destinate a registrare un forte sviluppo". A parlare è il ministro degli Esteri azero Elmar Mammadyarov che, in un'intervista all'AGI, ha voluto sottolineare l'ascesa di un Paese con un obiettivo "ambizioso e realistico: ottenere lo status di nazione industrializzata entro la mèta del 2020". Ma anche quello di diventare uno dei principali fornitori di gas per l'Italia e l'Europa. Una scommessa legata al boom economico nel Paese negli ultimi anni che lo ha portato al 39esimo posto nella classifica dei paesi più competitivi del World Economic Forum e secondo paese degli ex-Urss (dopo il Kazakistan) a entrare nel gruppo 'Upper Middle Income' della Banca Mondiale. Un'espansione economica destinata a intensificarsi, secondo i progetti del governo, nei legami sempre più stretti con l'Europa, grazie anche al nuovo gasdotto Tap che porterà il gas dal Mar Caspio al Vecchio Continente passando per la Turchia e attraversando l'Italia da nord a sud. Un progetto, ha aggiunto il ministro ribadendo le parole del presidente Ilham Aliyev in occasione della cerimonia della firma a Baku dell'accordo internazionale dello scorso 17 dicembre del progetto, "che cambierà la mappa dell'energia della regione e dell'Europa".

"Le relazioni tra Italia e Azerbaigian - ha spiegato Mammadyarov - hanno un background lungo e storicamente molto ricco che passa per i grandi esploratori italiani nel Medioevo, i rapporti commerciali con le città stato al tempo della Via della Seta, fino all'istituzione delle prime istituzioni diplomatiche negli anni 1918-1920". "Solide fondamenta storiche - ha detto il ministro - che hanno sviluppato le nostre relazioni ulteriormente dopo l'indipendenza dell'Azerbaigian". "A livello politico - ha aggiunto Mammadyarov - il rapporto con l'Italia si è sviluppato nella reciproca comprensione, strette consultazioni, frequenti visite bilaterali e nella cooperazione con le organizzazioni internazionali". Un percorso che inevitabilmente è passato per l'energia: "L'Italia - ha detto il ministro - resta il maggior partner commerciale del Paese con un interscambio bilaterale di oltre 5 miliardi di euro". Cifre che potrebbero lievitare ancora se si realizzerà l'obiettivo del Paese di diventare "il principale fornitore di gas per l'Italia". Energia, ma non solo. "Enormi opportunità di cooperazione restano ancora inesplorate" ha detto Mammadyarov ricordando la partecipazione di 130 imprenditori italiani al Forum Italia-Azerbaigian di novembre e la riunione della Commissione intergovernativa sulla cooperazione tra i due paesi. "Entrambi questi appuntamenti - ha sottolineato il ministro - rivelano il profondo reciproco interesse degli imprenditori italiani a espandere i terreni di partnership". "Abbiamo bisogno di diversificare la composizione del giro di affari commerciale con l' Italia così come è necessario correggere l'enorme squilibrio del surplus dell'export". Questo potrebbe succedere grazie all'espansione dei rapporti nel settore culturale e umanitario, dove negli ultimi tempi si è registrato un grande dinamismo.

Il ministro azero ha ricordato l'impegno del Paese nella strategia di una maggiore cooperazione con l'Ue. "Una maggiore integrazione nelle strutture euro-atlantiche - ha affermato - fa parte di un cammino strategico che intende svilupparsi attraverso partnership nei settori economico e umanitario. Condividiamo con l'Europa valori e obiettivi e siamo determinati a continuare nei nostri sforzi di rafforzare la cooperazione. In questo senso abbiamo particolarmente apprezzato il sostegno dell'Italia". Tra le recenti iniziative con l'Ue Mammadyarov ha citato l'accordo con l'Unione sui visti, raggiunto in occasione del Summit a Vilnius sul Partenariato orientale, un' intesa - ha detto il ministro - che faciliterà i contatti tra europei e azeri, aumenterà la mobilità e avvicinerà la nostra legislazione e le nostre pratiche burocratiche a quelle europee". "L'Azerbaigian - ha proseguito - è molto interessato a investire nell'industria della meccanica avanzata, della tecnologia e della formazione" "Ci sono enormi progetti nel Paese - ha aggiunto - nei quali gli imprenditori italiani potrebbero avere grosse opportunità. Tra questi Baku White City, progetto per creare un grande centro nella capitale, Baku Islands, Sumgait Industrial Park, Sumgait Chemical Park: in tutti questi ci sono gli incentivi del governo". L'interesse azero nei paesi esteri si è concretizzato negli ultimi dieci anni in forti investimenti in paesi esteri pari a 6 miliardi di dollari, circa 4,4 miliardi di euro, ha spiegato il ministro. Lo sviluppo dell'Azerbaigian e i suoi rapporti con l'Ue sono anche legati al nuovo gasdotto Tap: "Oggi il Paese è diventato un hub di trasporto e transito regionale". "La decisione di costruire il Trans-Anatolian Pipeline, Tanap, non fa altro che dimostrare la capacità del Paese di intraprendere in maniera indipendente progetti su larga scala destinati a cambiare lo scenario energetico". Così come la decisione storica del consorzio Shah Deniz di selezionare il Tap rinforza il ruolo dell'Afghanistan sul mercato energetico europeo". Si tratta, ha aggiunto il ministro, di investimenti complessivi nel settore energetico per 45 miliardi di dollari con oltre 30mila posti di lavoro che verranno creati nei paesi interessati al progetto. Non solo, il progetto pomperà in Europa 10 miliardi di metri cubi di gas, cifra che dovrebbe raddoppiare fino a 20 miliardi nelle fasi successive.

Mənbə: AGI

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